mercoledì 12 novembre 2008

Sono nel Tg

Cuceglio 2008

Cuceglio? Quel postaccio pieno di rovi? Quasi, quasi vado a Lissone... e poi la cartina è vecchia, non torna più nulla... Ma sei sicuro?

Sì ragazzi! Anche quest'anno me ne vado a Cuceglio. Una sola parola: RISTORO!

Ecco il ristoro della famiglia Sebastiani merita sempre una visita (2007 insegna), sembrerà una cosa marginale quando si va a fare una gara di orienteering ma vi posso assicurarare che dopo un'ora e 16 di gara arrivare per ultimo e trovare pane e salame, un bicchiere di vino (come caldeggiato da Carlo Nessi, per lui dopo il Beigua nuova gara impeccabile) e poi ancora torte salate, biscotti con nutella, cioccolato, frutta, the, merendine e tanto altro ancora, è un vero piacere!

Analizziamo però la gara anche da un punto di vista agonistico (chiedo scusa ma nn ho avuto tempo di scansire la cartina). Partenza appena fuori dal paese e per tutte le categorie primi punti nei campi. L'MA ha la sesta lanterna nel bosco, ma senza incrementare le difficoltà. Collinetta e cresta fino al sasso non sono difficili da trovare e seguire.
Si arriva così, orientisticamente freddi alla 9... A questo punto viene in mente il comunicato che ricordava che molti sentieri nn erano visibili e che il verde... è un po' cambiato.
Alla 9 dicevo incontro Joe e poi Daniela e tutte stanno cercando di districarsi dai rovi. Siamo in una giungla. La lanterna dovrebbe essere un po' più avanti, lo sappiamo, ma è impossibile procedere...
Scendiamo al sentiero molto in basso tutti sfregiati, mannaggia al tracciatore. La lanterna eccola là sopra!
Poi si riprende per sentieri e coste, poche difficoltà, si tratta solo di correre e io non ne ho!

Arrivo al traguardo ultimo!
Ma con questo ristoro dimentico tutto e mi torna il sorriso!
Poi premiazioni e sento il mio nome! Impossibile, sono ultimo, e invece eccomi premiato (ad estrazione) con 5 kg di zucchero in bustine... Quanti caffé saranno?

venerdì 7 novembre 2008

WALL*E

Stupendo cartoon...


Non è un E.T. del 2008 ma un lungometraggio geniale, sentimentale, a tratti anche profondo... un gran bel film!

Disegni molto belli, fino ai titoli di coda, nn voglio svelarvi nulla per non rovinarvi il film, posso solo dire che Wall*E, il protagonista, è un robottino tritarifiuti, tenero e tanto solo...

lunedì 3 novembre 2008

Rieccomi...

Ma passiamo subito alle ultime gare: venerdì, sabato e domenica.
Venerdì Rivoli, ovvero la dodicesima gara di Halloween organizzata dal solito Renato Martinetto; simpatica, malgrado qualche goccia di pioggia. Corro con Roberta e a tre lanterne dalla fine mi prende la strega dalla quale ero riuscito a fuggire all'inizio.

Sabato e domenica va di scena il Beigua, il leggendario Beigua!
Si inizia con la prova middle di Prà Riondo: la zona meno tecnica (e secondo me meno bella); ma Fabio Storti pensa a dei tracciati (specie la MA) interessanti e per niente banali. Si parte dal centro della carta e poi si scende negli insidiosi valloni, resi ancora più pericolosi dall’abbondante fogliame che nasconde i punti di appoggio.

Ed eccoci a domenica. Gara long. Da anni sono in diatriba con Stefano Galletti e Piero Labanti nel sostenere che le gare liguri, al pari di quelle trentine, presentano posti orientisticamente stupendi. E mi riferisco al Lago delle Lame, Santo Stefano, Giacopiane e soprattutto il Beigua.
Domenica 2 novembre 2008, Monte Beigua; prevedo che sarà una gara che i presenti ricorderanno a lungo. Ci si sveglia la mattina sotto una pioggia battente. Nel pregara l’umore non è dei migliori, il Beigua in quelle condizioni è sempre un brutto cliente, mi avvio in partenza e malgrado la piggia Giuliano Michelotti mi convince nel non prendere la busta: la cartina è idrorepellente e antispappolo, ma a metà gara ho temuto di non riuscire a leggere più niente con i primi buchi che andavano formandosi.

E sì, perché oltre alla pioggia e al freddo arriva la nebbia. Sembra quasi che il dio Beigua abbia voluto accontentare chi, il giorno prima, si lamentava che alcune lanterne si vedevano da lontano. Serviti!
La gara: Parto con una scelta sicura per andare alla 1. Prendo molto bene anche la 2, per poi perdermi alla 3, mi passa Stevie che partiva 4’ dietro che andava già alla 4. Mi tocca tornare indietro. Trovo difficoltà anche cercando la 4. Non mi torna nulla, sospetto di essere andato fuori carta e così è. Mi spavento un po’, se mi perdo al Beigua sono dolori… Come me molti si perderanno alla 4 e qualcuno si ritirerà, e come me Andrea Cavara si spaventerà un po’.
Siamo però solo alla 4 e… dove diavolo si trova la 5… apro la cartina e scopro che devo passare tutti i valloni per arrivare laggiù. E' facendo questa tratta che comincio a pensare a cosa, o meglio, a quante cose potrei scrivere sul mio blog, magari succede anche al grande Stefano Galletti: penso ai complimenti da fare a Giuliano Michelotti e a Paolo Bianchi per aver predisposto dei tracciati così impegnativi e affascinanti. Una gara d’altri tempi come sentirò dire in giro, e chi se ne frega se probabilmente nessuna categoria ha rispettato i tempi di gara richiesti dalla FISO.

Con questi pensieri spingo, e mi trascino per le successive lanterne sbagliando la 13 perché confondo una delle linee che indicano il Nord per un fiume. Anche andando alla 15 nn sono soddisfatto del mio operato rilassandomi un po’ troppo, come molti, vista la banalità del punto.

Alla fine, bagnato come un pulcino, torno a Cabiate contento, nessun podio, ma soddisfatto delle gare!