giovedì 31 gennaio 2008

American Gangster


Il più bel film dell'anno...

Questo in modo molto sintetico è il mio giudizio su American Gangster, che se vogliamo ben vedere ha solo una negatività e cioé non spicca di originalità, è un film ben pensato, ben costruito e molto coinvolgente anche perché tratto da una storia vera. Il film però non aggiunge molto a pellicole dello stesso genere come The Departed, come Quesi Bravi Ragazzi o andando indietro film come Il Padrino e Scarface di De Palma...
Ok, mi sono soffermato solo sull'aspetto negativo senza sottolineare invece le grandi interpretazioni di Denzel Washington e Russell Crowe, due attori che non amo ma che devo ammettere sanno sempre superarsi.

Del primo cito film come Power (con Richard Gere) per poi crescere con pellicole come Molto rumore per nulla, Il Rapporto Pelican, Philadephia, Allarme rosso, Il collezionista d'osse, The Hurricane e Deja Vu o i film diretti da Spike Lee come Malcolm X, He Got Game e Inside Man o i film che gli hanno fatto vincere i due Oscar Training Day e Glory. Insomma un grande, anche in questa pellicola ma secondo me non molto espressivo: sempre crucciato e impettito...

Russell Crowe invece è un camaleonte. Ho apprezzato film come Insider e L.A. Confidential dove non sembra nemmeno essere un parente de Il Gladiatore o Cinderella Man, poi ci sono film come American Gangster dove ricopre ruoli molto, molto complessi. Paradosalmente i film in cui è stato più celebrato, A Beautiful Mind e Master & Commander, sono quelli che mi sono piaciuti meno.

Nient'altro da aggiungere, questo film va gustato anche senza sapere bene di cosa tratta. Ultima precisazione: il nome del regista: Ridley Scott (Blade Runner, Alien...)
Film da vedere!

Voto: ****

mercoledì 30 gennaio 2008

Io sono leggenda

Ok, non mi è piaciuto.

Devo dire che Will Smith è un attore che mi piace ma è troppo spesso protagonista di pellicole che non sono di mio gradimento: mi riferisco a film come Indipendence Day (inguardabile) ma anche Alì dove la sua grande interpretazione non è bastata a soddisfarmi e La Leggenda di Bagger Vance, troppo lento per i miei gusti; o film che addirittura non mi ispirano come Bad Boys e Bad Boys II, Io Robot e Hitch. Di tutt'altra opinione sono invece su film come M.I.B., Nemico pubblico e La ricerca della felicità, i suoi tre film che ho preferito e che vi consiglio, oltre alla Serie TV Willy, il principe di Bel Air.

Ma non divaghiamo parliamo di questo Io sono leggenda che è tratto da un libro che sembra molto interessante, almeno gli spunti catturati nel film lo sono, ma forse complessi da trasportare sul grande schermo. L'insieme non convince, come la scena iniziale quando Will Smith sfreccia in Corvette alla ricerca di selvaggina in un Manhattan deserta...

Il ritmo è serrato e la pelliccola vola via, ma alla fine c'è qualcosa che non mi convince, i presonaggi, le loro personalità...
Insomma ottimo potenziale ma deludente nel complesso...

Sono pronto ad essere criticato e smentito; ecco infatti cosa scrivono del film: "Il one man show di Smith è supportato da una scenografia incredibilmente convincente e da una regia di mestiere".

Voto: **

Lussuria - Seduzione e Tradimento

Leone d'oro a Venezia, il Festival che ha ricevuto più Nomination per gli Oscar, basterà questo?

Il film è sicuramente ben studiato, la fotografia ricorda a tratti, e qui non potevo far complimento migliore, l'ultimo Sergio Leone, quello di C'era una volta in America per intenderci.

Molto simili infatti sono le ricostruzioni della vita di città, le scene all'aperto. Come i film di Leone 'Lussuria, seduzione e tradimento' è un film lento ma meno coinvolgente.

La storia: una compagnia teatrale universitaria organizza un attentato contro uno dei Capi della Polizia cinese accusato di essere antinazionalista. Siamo nella Shanghai della seconda guerra mondiale quando i giapponesi avevano il controllo della Cina.

Avvicinare il Capo della Polizia è molto difficile e per far questo i sei attori decidono di provare a sedurre, con la brava attrice Wang Chiah-Chih. Come il già citato film di Leone, anche questo è costruito su un lungo flashback.

Un film da guardare, Ang Lee rimane un ottimo regista, eclettico se si considera che ha girato pellicole come Hulk, Ragione e Sentimento, La tigre e il dragone e I Segreti di Brokeback Mountain.

Il film è caratterizzato anche da forti scene di sesso, e tra le chicche citazioni a vecchi classici come Casablanca e Il sospetto.

Lo consiglio soprattutto al cinema, film non adatto alle interruzzioni domestiche e alla stanchezza post lavoro...

Vi rimando a questa discussione su un forum dove il film non viene molto apprezzato.

Voto: ***

martedì 29 gennaio 2008

I figli di Sandra e Clemente

Non so se posso pubblicare un articolo, arrivatomi via e-mail e probabilmente apparso su qualche giornale on-line, io lo faccio ugualmente perché il contenuto pare interessante. Riporto anche il nome dell'autore, almeno stando alla mail che ho ricevuto...
Spero di non beccarmi qualche mutla, specie perché io non ho "Il Campanile" a sovvenzionarmi...

Storia di un giornale di partito e di una "bella famiglia come le altre", raccontata dal Direttore del Corriere d'Italia, Mauro Montanari
Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più. Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico. Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa cinquemila copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano al collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!". A che serve allora -direte voi- un giorna-le come quello? Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa. Ogni anno Il Campanile incassa un milione e 331mila euro. E che farà di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita in-tera di lavoro? insisterete ancora voi. Che fara?
Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40mila euro all'anno. Sapete con chi? Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete. Che c'entra? Se è bravo… non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche. Ma andiamo avanti. Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98mila euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine. Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di Formula Uno di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva! Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur. Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine. Infatti Il Campanile ha speso 141mila euro per rappresentanza e 22mila euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per duemila euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità. La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.

Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS

Mobile-O

Dopo un lunghissimo periodo di assenza (mannaggia), non potevo non sponsorizzare questa geniale iniziativa del Comitato Milano nei Parchi e del sempre mitico SteGal, la news era già apparsa sul blog di PLab... Propongo già al socio se mi fa da compagno!

Ecco la mail:

In occasione della terza prova di Milano nei parchi (Monte Stella - mese di aprile) ci sarà un percorso speciale per la prima esperienza lombarda con il Mobile-O.
Che cos'è il Mobile-O? Si gareggia a coppie contro il cronometro (partenza a griglia). La coppia è costituita da X e Y.X parte per il suo percorso, senza cartina!
X è dotato di un cellulare con il quale è in comunicazione con Y, che è fermo alla partenza, con la cartina, e gli da a voce le indicazioni sul percorso.
Quando X termina il suo percorso, si cambia: Y parte senza cartina e X resta al box con la cartina: ovviamente il percorso è diverso!
I percorsi saranno molto semplici (il Monte Stella non è esageratamente grosso) al fine di assicurare il completamento in una decina di minuti o poco più.
In considerazione del fatto che alcuni possono avere opzioni "you and me", tariffe flat, cellulari aziendali, schede di babbo e mamma, sono moderatamente certo che la gara non si traduce in una bolletta astronomica. Non venitemi a dire che non state 10 minuti al giorno al cellulare con i vostri amici spendendo di tasca vostra!!! Ecco, questa volta quei soldi della bolletta li spenderete per l'orienteering.
Se invece non volete partecipare, appuntamento con il mobile-O a chissà quando... Chi ha provato, assicura che è molto divertente: occorre affiatamento, identità di vedute e di pensieri, è come giocare a briscola in coppia: e si sa che il compagno di briscola è sempre un deficiente!!! Perchè privarvi della possibilità di mandare quattro accidenti al vostro socio/socia che vi hanno detto di andare a destra quando la lanterna era a sinistra??
Avvisate amici orientisti, conoscenti e affini.

venerdì 18 gennaio 2008

Alla fine è stata condannata

Sto parlando di Marion Jones, la disonesta e dopata atleta diventata in questi giorni la vergogna del popolo americano e quindi condannata.
Personalmente considero questa storia un po' ridicola e mi schiero dalla parte della Jones; sicuramente sono influenzato dal suo fascino, ma condannare in questa maniera (6 mesi di carcere) per falsa testimonianza una delle tante atlete che ha mentito sull'uso di sostanze dopanti, per poi ammetterne l'uso non è produttivo.
E sì sa come in quella finale dei 100 metri delle Olimpiadi di Sydney 2000 su tutte le atlete aleggiano ancor'oggi non pochi sospetti.

Non fraintendetemi, giusto ritirare le medaglie e tutti i record (ci mancherebbe), ma poi penso che sarebbe stato saggio usare le conoscenze della Jones per far chiarezza sul mondo del doping di qualche anno fa e comprendere se ancor'oggi esistono 'organizzazioni' e atleti che non rispettano le regole (e io sono certo di sì, e forse molti più di quelli che si immagina).

Guardate invece come conclude ipocritamente la federazione statunitense di atletica leggera un comunicato post sentenza: "La scoperta che una delle più grandi stelle dello sport ha assunto sostanze dopanti e ha mentito ripetutamente al riguardo, oltre ad avere preso parte alla truffa, non ha alcun aspetto positivo. Speriamo che tutti gli americani prendano a cuore questa lezione. Nessuno avrebbe voluto che una cosa del genere accadesse".

giovedì 17 gennaio 2008

Lavori in corso

La Milano-Lecco è piena di buche post gelo e neve di queste settimane... e quando pensano bene di 'sistemarle'? Alle 8 del mattino in pieno orario pendolari...

Sono dei veri portenti!

Troppi ricordi...


Momento di bilanci... a volte mi fermo e ripenso al passato... quanti bei ricordi...
2001. Una mattina come tante altre d'ottobre mi dirigo, con la mia Renault Clio nera sotto il culo, verso un concessionario. Un frettoloso saluto alla Clio e poi via con la nuova Kia Rio.
Domani (oggi ormai) sarà uguale, un frettoloso saluto alla Kia e via con la nuova auto...

Però quanti ridordi...
Con nostalgia ricordo le notti passate dormendoci dento. Oppure le tante persone che salendo a bordo sono state costrette a lasciare una firma sul diario di bordo.

E quante storie che la mia vecchia Kia potrebbe raccontare... qualche donna e molti aneddoti che rimarranno sempre nel mio cuore! Un grazie a tutti i passeggeri.

mercoledì 16 gennaio 2008

Truffa al Telepass

Geniale l'agente di commercio che per 137 volte ha beffato il Telepass passando il casello autostradale (tra l'altro le barriere di Lainate e Como) in scia a TIR passando con la sbarra già alzata.

Ok, senza arrivare a farlo 137 volte, quasi quasi, qualche volta ci provo anch'io...
L'articolo su Quattroruote.

Bianco e Nero

Un apprezzabile film questa nuova opera di Cristina Comencini, figlia del grande Luigi scomparso circa un anno fa dopo aver diretto i grandi del cinema italiano: da Totò ad Alberto Sordi passando anche per un Don Camillo e per film con Beppe Grillo, in Cercasi Gesù, e con Bette Davis e Joseph Cotton in Lo scopone scientifico...

Cristina dal canto suo ha già diretto pellicole apprezzate come Và dove ti porta il cuore o Il più bel giorno della mia vita, ma l'opera che più l'ha affermata è sicuramente La bestia nel cuore.

Bianco e nero è un film con diversi spunti, tocca un argomento delicato ma con la leggerezza di una commedia. Ho apprezzato molto la sana ironia con la quale la protagonista Nadine (una bellissima Aissa Maiga) gioca con i molti luoghi comuni raziali di cui anche involontariamente siamo vittime o autori.

Un film che sembra un recente Indovina chi viene a cena? Indimenticabile capolavoro con una cast impareggiabile, che costruiva la propria trama sugli stessi temi ma si fermava alle perplessita di Spencer Tracy (al suo ultimo film quattro anni dopo Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo) che dava il proprio 'benestare' alla coraggiosa giovane coppia, decisa a sposarsi, non senza sottolineare le immense difficoltà alle quali sarebbero andati incontro.

Bianco e nero va oltre e, seppur in una situazione differente e se vogliamo più complessa, dimostra che i dubbi di quarant'anni fa di Tracy, il vecchio saggio di Hollywood, non erano pura fantasia ed i pregiudizi non sono ancora stati vinti.

Ottima l'intereptazione di una sempre sorprendente Ambra Angiolini la quale interpreta un altro personaggio interessante, un'impiegata in un centro d'integrazione raziale che sembra voler caricare su di sé la 'colpa' di avere dei genitori razzisti dedicando tutta se stesa alla causa ma comprendendo poco alla volta che l'integrazione parte dal quotidiano, dalla condivisione di piccoli semplici momenti.

Il film lascia immaginare un paio di finali, forse un po' banali... poi sterza su qualcosa di più irreale e diverso. Irreale come secondo me la storia così impulsiva tra i due protagonisti che senta troppi pensieri mettono in gioco i loro legami affettivi con una leggerezza quasi adolescenziale...

Buona anche l'interpetazione di Fabio Volo, bresciano che apprezzo molto come dj ma non mi convince mai fino in fondo come attore anche se questo è il terzo film che gli vedo interpretare (dopo Casomai e La febbre) e tutti e tre mi sono piaciuti molto, sia per le tematiche che per gli spunti di riflessione, probabilmente a questo punto qualche merito devo darlo anche a lui...

Voto: ***

martedì 15 gennaio 2008

Senago festeggia i 34 anni di Rebelot

Garetta in stile old-Stankanov domanica scorsa a Senago per celebrare il compleanno di uno dei padri fondatori del gruppo 'cani d'orientamento' ovvero Andrea Gianotti, il Giana, in arte Mr.Orange e noto sul web come Rebelot!

Il buon Giana con la sua consueta classe organizza una riuscitissima edizione di Street-O nella sua Senago utilizzando per l'occasione stampe di mappe a colori prese da Google e modificate per far risaltare le principali strade.
Ventisei i punti e le domande pensate per il mucchio di orientisti accorso per l'occasione, con formula a sequenza libera ma con partenza 'grigliata'...

Una leggera pioggiarella fa da cornice alla prova; per le strade molti passanti incuriositi fermano gli atleti chiedendo delucidazioni ma l'adrenalina (?) è molta e i curiosi rimangono senza soluzione.

Tra le domande pensate dal giana la più spassosa è stata: "Quando passa il prossimo Autobus?" domanda fatta sotto un cartello con scritto FERMATA SOPPRESSA. Molte discussioni sono nate anche a causa della domanda: "Cosa c'è scritto nella nuvoletta del fumetto disegnato sulla colonna più a Nord-Ovest?" La risposta giusta era CHE FIGO, ma pare che in quella colonna ci fossero centinaio di fumetti con le frasi più disparate, ognuno scriveva la sua, la più funny è stata: "che sfiga mi sono rotto una gamba a Limbiate"... (?)

Alla fine i più veloci sono stati Remo e Grilli ma la vittoria è toccata a me (malgrado i due hamburger di Burger King in corpo) perché pare sia stato il più veloce tra quelli che hanno risposto correttamente a tutte le domande...
Come premio (grande Giana) mi è stata consegnta l'immagine di Alberto Sordi... Un nuovo quadretto per la mia cameretta...

Sfortunatamente non ho preso la cartina di gara, ma se Rebelot me la gira la pubblicherò qua sotto!

Malattia: pubblico batte privato 4-1

Quasi equamente distribuiti i giorni di malattia tra dipendenti pubblici e lavoratori assunti da aziende private. Con una grande differenza: quelli pubblici sono 3 milioni e seicentomila, contro quasi 15 milioni di dipendenti privati. Poco più di 4 giorni di malattia per i privati nel 2006, 18 in media l'anno per quelli pubblici nel 2005.

La statistica non stupisce perché il fatto è risaputo e ormai inconsciamente accettato. Fanno sorridere però i recenti fatti di cronaca sullr 'malattie di comodo' come l'insegnante che spediva i certificati da un'amena località del centro America; la docente è stata licenziata; oppure il caso della donna giudice che era in malattia per seri problemi alla schiena ma viene trovata mentre partecipava ad una regata velica.

La notizia completa su Repubblica.it

Un saluto a Zo

Si ritira a 37 anni Alonzo Mourning, uno dei più grandi e sfortunati cestisti in attività. Un centro dominante al pari di Shaq ma che ha dovuto spesso misurarsi più con gli infortuni che con gli avversari, come nel 2004 quando ha subito un trapianto di rene.

L'ultima grave lesione al girnocchio però ha indotto il grande Zo a dire basta!

Determinante per la sua intimidazione sotto canestro e per la sua difesa, il centro che ha militato anche a Charlotte e New Jersey, abbandona lasciando alla storia dei numeri importanti come i 17,1 punti, gli 8,5 rimbalzi e le 2,8 stoppate ad allacciata di scarpe. Per lui anche un anello nel 2006 con i Miami Heat.

domenica 13 gennaio 2008

Orgoglio rossonero!

Vi racconto una storia, una storia di vent'anni fa...

Era appena iniziato il 1988, prima giornata di campionato dopo la sosta nataliazia, il Milan quarto in classifica ospitava il Napoli di Maradona, Campione d'Italia e primo in classifica con 5 punti sul Diavolo.
I rossonerei erano una squadra rifondata, un nuovo presidente ambiziso, in panchina uno sconosciuto di Fusignano arrivato da Parma (difesa meno battuta da due stagioni) con la promozione in Serie B e il colpo di eliminare proprio il Milan in Coppa Italia, in due parole, Arrigo Sacchi a cui i maligni avevano già predetto che non sarebbe riuscito a mangiare il panettone in riva ai Navigli. Grazie alla vittoria nel derby proprio cinque giorni prima di Natale però non andò così.

Arriviamo quindi a quel famoso 3 gennaio: il Diavolo prima di quella partita aveva vinto in casa solo con Ascoli e Avellino, escludendo la sconfitta a tavolino con la Roma a causa di un petardo scoppiato vicino a Tancredi che fece esordire in Serie A un giovanissimo Peruzzi. I due anelli (allora ce ne erano solo due) di San Siro era strampieni come sempre grazie all'alto numero di abbonati, ma il fiato dei 70.000 presenti viene sospeso da una perla di Careca che al decimo porta il Napoli in vantaggio.

Potrebbe essere la fine di un sogno, il sogno di una squadra costruita per conquistare il mondo e di un tredicenne che per la prima volta si regala l'abbonmento allo stadio ma che in cambio dalla sua squadra ha avuto per ora solo una Mitropa Cup e uno scudetto (quello della stella) quand'era troppo piccolo per ricordarselo...
No, non poteva finire così.

Ci pensò allora Angelo Colombo, il più sottovalutato dei rossoneri, un Gattuso biondo che macinava chilometri ad ogni partita. Il giovane di Mezzago al diciannovesimo realizzava così uno dei suoi rari gol. Pareggio, ma fu solo l'inizio, perché cinque minuti dopo fu la volta del sardo Pietro Paolo Virdis, (giocatore scartato dalla Juventus) che di testa portò in vantaggio i rossoneri. Ma non è ancora finita, quel 3 gennaio si entrava nella storia e non lo si poteva fare con un risultato risicato, ci vollero allora i gol di Ruud Gullit e Roberto Donadoni per suggellare un 4-1 che non ho mai dimenticato.

Quella secondo me fu la partita della svolta, il Milan si portò a -3 (ai tempi la vittoria valeva solo due punti) ma soprattuto diede un messaggio chiaro al Napoli e al mondo intero, ora per vincere bisognerà fare i conti con il Milan! La domenica successive a farne le spese fu la Juventus di Platini che venne sconfitta a Torino (dopo 18 anni) grazie ad un'incornata di Ruud Gullit. E poi ancora il Napoli alla ventottesima giornata di campionato in un San Paolo che Maradona aveva chiesto senza bandiere rossonere (ma così non fu) quando Ancora Gullit, Virdis e un rientrante Marco Van Basten siglarono i gol (insieme a Maradona e Careca) che bloccarono il risultato sul 2-3 che significò sorpasso in classifica e scudetto. Il primo di una serie che in questi vent'anni avebbe portato anche 13 Coppe Internazionali che sommandosi alle 5 già in bacheca avrebbe fatto del Milan la squadra più titolata al mondo oggi.

Da quel 3 gennaio 1988 iniziò un ciclo destinato a non fermarsi, e proprio oggi, per celebrare la vittoria dell'ultimo trofeo (la Coppa Intercontinentale per Club), a San Siro sono state mostrate tutte e 18 le Coppe.
Come vent'anni fa il Milan sipresenta a San Siro dopo la sosta nataliazia contro il Napoli e come vent'anni fa il cammino casalingo di questo Milan è stato deludente (nessuna vittoria), come allora inoltre il Milan è all'inseguimento e come allora i rossoneri sono una squadra da scoprire, una squadra italiana all'anagrafe, ma che fa dello spettacolo il suo marchio. E se vent'anni fa c'erano dei giovani fenomenali olandesi oggi, alla Scala del calcio si sono potuti ammirare dei fenomenali brasiliani; sto parlando dei Palloni d'oro Ronaldo e Kaka e del papero Pato, tutti in gol questa sera in una vittoria differente nel risultato (5-2) ma non nella forma: esuberante, dominante, eccessiva!

Ed ora, ripetendo una frase scappata a Carlo Pelegatti durante la telecronaca, posso dire: "Sono l’uomo più invidiato del mondo perché tifo Milan".

venerdì 11 gennaio 2008

Leoni per agnelli

Ultima fatica di Robert Redford... un po' a sorpresa per la verità perché dopo il parziale insuccesso del film con Will Smith 'La leggenda di Bugger Vance' aveva detto che non sarebbe più tornato dietro la macchina da presa. Ma così non è stato, e per fortuna perché il film, anche se è stato un insuccesso sia negli Stati Uniti che in Italia, è invece molto bello.

In Italia è uscito sotto Natale, in un periodo difficile e ricco di film da blockbuster come 'La bussola d'oro' e i film di De Sica, Pieraccioni, Boldi e la Disney con 'Il mistero delle pagine perdute'. Negli Stati Uniti il discorso è diverso, il successo non è arrivato perché il film ha il coraggio di denunciare la guerra in Afghanistan. Non è solo un film anti Bush, ma anti politica, contro il potere degli Stati Uniti, ma sulla coscienza dell'americano medio.

Redford non è nuovo a film politici, già da attorie con 'Tutti gli uomini del presidente' con Dustin Hoffman e 'I tre giorni del Condor' (foto), entrambe pellicole di denuncia. Film bellissimi, come tanti altri quali quelli degli anni 60/70: 'La Stangata' che gli valse l'unica Nomination all'Oscar come miglior attore, 'A piedi nudi nel prato' con Jane Fonda, 'Come eravamo' con Barbra Streisand, 'Corvo Rosso non avrai il mio scalpo', da guardare. Ma anche 'La caccia' con Marlon Brando, 'Il Grande Gatsby' tratto dal bel libro di Scott Fitzgerald con Mia Farrow e 'Il cavalliere elettrico'.

Nell'1980 esordio alla regia con 'Gente Comune', struggente spaccato di una famiglia statunitense che gli valse la statuetta. Immediato però il ritorno nei panni dell'attore con altri capolavori come il bellissimo 'Il migliore', ma anche 'Brubaker' con Morgan Freman e 'La mia Africa' con Maryl Streep, grandissima anche in 'Leoni per agnelli'.

Meno brillanti secondo me i film successivi, tra i quali salvo 'Spy game' con Brad Pitt e qualcosa de 'I signori della truffa', 'Proposta indecente' e 'Il castello'.
Come regista invece da ricordare titoli come 'In mezzo scorre il fiume', 'Quiz Show' (Nomination all'Oscar) e 'L'uomo che sussurrava ai cavalli'.

Ho lasciato per ultimo il mio preferito, ovvero 'Butch Cassidy', l'altro film (oltre a 'La Stangata') con Paul Newman. Pellicola che penso sia rimasto nel cuore anche allo stesso Redford tanto da chiamare il Festival indipendente da lui fondato con il nome del suo personaggio, Sundance Kid (Sundance Film Festival).

Leoni per agnelli è un collage di tre storie; tre luoghi d'azione per tracciare i tratti principali che delimitano la guerra: il senatore (Tom Cruise) che si confronta con la stampa (Maryl Streep). Il professore (Redford) che sollecita un giovane studente a prendere coscienza; a queste due coppie di dialoghi si contrappone e completa la narrazione un duo di amici che la scelta di entrare in azione l'ha già fatta e ora il sangue lo vede sul proprio corpo.

L'interpretazione magistrale dei tre grandi attori è solo uno dei tanti aspetti di questo film che mi ha copito perché ha il coraggio di parlare oggi di fatti ancora in essere, di storie non chiuse, non è un 'La vita è bella' che ci racconta oggi cos'erano i campi di concentramento, o un 'Platoon' che ci parla degli errori del Vietnam anni dopo la fine delle osttilià o un 'Il giorno più lungo' sulla II guerra Mondiale. No, il film cerca in maniera obiettiva di analizzare la situazione odierna e lo fa sforzandosi (è soggettivo valutare se ci riesca) di vederla da tutte le angolazioni, dal punto di vista politico, della stampa e anche del mondo intellettuale, e indirettamente anche da parte del pubblico che, come lo studente, viene lasciato con il quesito 'E tu che farai?'. Continuerai a goderti la vita fregandotene del mondo esterno o prenderai posizione, giusta o sbagliata che sia, come i due ragazzi ora in battaglia?

Insomma un bel film, riflessivo...
Maryl Streep per la cronaca si è dimessa, lo testimonia la didascalia che scorre sotto il telegiornale e che annuncia la notizia che lei non voleva dare.

Voto: ****

giovedì 10 gennaio 2008

Tata, People's Car

In questi giorni sono alla ricerca della nuova auto.

Dopo oltre 170.000 chilometri è ormai giunto il momento di salutare la mia Kia Rio. Auto tutta ammaccata ormai, ma che in questi anni mi ha dato tante soddisfazioni, viaggi fino alla Svezia o al Belgio, capienza infinita, consumi ridotti, proprio un ottimo affare... e come tutti i mezzi di locomozione che ho posseduto anche lei aveva un soprannome.

I soprannomi sono iniziati ai tempo del mio , il suo soprannome era V.V. che stava per vecchio volpone, poi è venuto il momento di battezzare la mia bici: RA che stava per rosso-arancio, cioé i colori con cui l'avevo riverniciata. Poi passiamo alle macchine: dalla Oça, la Mini 650 ereditata da mia mamma; auto che ho distrutto ribaltandola, all'Amica, la Renault Clio nera, la prima macchina che ho comprato...

Poi c'erano i soprannomi della macchina di mio papà l'Ammiraglio (la Lancia) e poi il Capitano la nuova Mercedes. Mio fratello aveva Mike, ovvero la sua Micra...

Poi è finalmente arrivata la Kia, l'ho comprata nuova ed era bellissima, per questo l'ho battezzata Fotomodella; questo è il suo soprannome anche oggi, anche se a guardarla ora sembra più una presa in giro...

Ma tornando all'oggetto, in questi giorni, dicevo, sto girando per concessionarie e mi sto documentando con riviste di settore; la mia attenzione è stata rubata da questa "People's car" (l'articolo di quattroruote), che verrà presto venduta per 2.500 dollari... Un'auto che potrebbe rivoluzionare il mercato, a cominciare dai paesi più poveri, ma che penso potrebbe essere ideale anche per gli spostamenti all'interno delle grandi città.

Questo però è futuro e fanta-mercato, per il momento le mie preferenze sono rivolte a queste due vetture, entrambe diesel, usate del 12/06 con circa 20.000 chilometri...

Entro sabato deciderò se una di loro sarà la prescelta, lieve vantaggio ad oggi per la Peugeot 207 sulla Lancia Musa.

mercoledì 9 gennaio 2008

Colorado Kid

'Volere potrebbe essere meglio che sapere. Non lo dico con alcuna certezza, mi limito a suggerirlo. Ma se venite a dirmi che non sono stato all'altezza del compito e non vi ho raccontato di questa storia tutto quello che c'era da raccontare, vi risponderò che vi sbagliate della grossa. Di questo sono sicuro'. Stephen King

Vi racconto di questo libro rubando queste righe dalla fine della postfazione. Dalla fine della fine insomma. Non mi dilungo per non svelare troppo e togliere curiosità, ma in queste righe si può intuire che stile di mystery ha scritto il maestro della suspance, o dell'horror se vogliamo.

Questo per me è il secondo libro di Stephen King. Il primo, L'ombra dello scorpione, l'ho amato moltissimo, tranne forse per il finale un po' frettoloso. Poi non mi sono più avventurato in sue letture, demoralizzato e spaventato dal suo stile decisamente horror.

Con immenso piacere però ho acquistato questo libro, 'Colorado Kid', quando ho appreso che si trattava di un giallo, niente sangue, niente macchine infernali...
Ci ho impiegato un po' per sollevarlo dallo scaffale, ma ci è voluto decisamente poco per finirlo. Il libro infatti è molto veloce e soprattutto appassionante: alla ricerca della storia, cercando di capirne e saperne sempre di più, di trovare nuovi indizzi, partiolari, anche se non si può sempre sapere tutto...

Un giallo in stile Jessica Fletcher (la signora in giallo), o Sherlok Holmes, o Hercule Poirot.
Personaggi non presi a caso ma citati nel libro. I miti, diciamo, della ventenne Stephanie McCann, giovane giornalista in formazione presso un minuscolo quotidiano di un'isola del Maine.

A lei affidano le proprie speranze i due anziani titolari (e fondatori) del gionale. Le speranze di risolvere un caso vecchio di 25 anni. Con tantissime piccole scoperte in questi anni di ricerche, arrivando al punto che tutto è possibile ma nulla è probabile, una corsa contro il tempo, senza movente, senza alibi... il tutto nella tranquillità di un pomeriggio...

Ve lo consiglio insomma...

martedì 8 gennaio 2008

lunedì 7 gennaio 2008

Ancora lei!

Simone Luder (in Niggli) è stata eletta per la terza volta atleta dell'anno svizzera, a fianco di un atleta del calibro di Roger Federer che si aggiudica la classifica maschile per l'ennesima volta.

Arrivata al record di 14 medaglie del metallo più pregiato, difficilmente sarà superata in futuro, nemmeno dall'altrettanto bella e più giovane Minna. Mai nessuna come lei, fortissima su tutti i terreni e distanze, e non ha ancora finito di vincere... chissà come se la caverebbe con le ciaspole!

News segnalatami dal socio

(foto sportsawards.ch, alla premiazione e con famiglia)

domenica 6 gennaio 2008

Storia di un 6 gennaio

Le dita sono sulla tastiera, ma lo sguardo è rivolto alla finestra, anzi un po' oltre, al cielo grigio chiazzato di azzurro... questa mattina all'alba avrei dovuto avviarmi verso Lecco e poi da lì con gli amici della Besanese fare una passeggiata di 7 ore: da Lecco a Cernusco Lombardone...
Ma ieri sera sono andato a letto molto tardi... più di molto tardi... questa mattina la stanchezza, il condizioni del tempo... insomma un messaggino "La pioggerella e il sonno mi inducono a bigiare, ciao dipa", e la coperta che mi riavvolge nel suo caloroso abbraccio.
Pensavo a quanto si saranno divertiti Ivo, Ale, Ezio, Roberto e gli altri e alle parole che avrebbero usato per parlare di me: "tirapacci", "molle"...

Poi apro le mail e trovo questa di Ivo... e sorrido!

Storia di un 6 gennaio :

Oggi, come tutti i partecipanti alla camminata della Befana, mi sveglio alle 5.30, tendo l'orecchio e sento gocciolare... Non mi fido però, e allora spalanco la finestra e ho la conferma: piove. Contatto subito l'altro "storico" (Ezio) e, dopo un brevissimo consulto, decidiamo di sospendere tutto. Telefono ai due amici con i quali avevo appuntamento, senonché... leggo sul cell che Ale (immagino Dipa, che mi avevo dato conferma della sua presenza) mi scrive
"Resto a casa...".
Accendo il computer e leggo che Alessandro (Manzoni) ha deciso, contro le previsioni, di partecipare: sono le 6.50 non posso più telefonargli, mi tolgo il pigiama e corro alla stazione pensando che almeno faremo colazione insieme (mentre guido penso che non lo troverò, ma come fai a saperlo...): alla stazione c'è solo un vecchietto che porta a spasso il cane.
Vado a fare colazione, compro il giornale, torno a casa e appoggio il cell sul tavolo: c'è un messaggio, lo leggo:
"La pioggerella e il sonno mi inducono a bigiare, ciao dipa", allora deduco che Ale non era dipa , ma Ale, perchè dipa è per tutti dipa anche se si chiama Alessandro.
Sorrido, do un calcio a Spru
(il cane di Ivo ndr), apro la calza della Befana e mi mangio un torroncino, felice, in fondo in fondo, di essere qua al calduccio davanti al mio PC.
Ci vediamo domenica!
Magari con dipa (non Ale, cioè Ale Manzoni) ci vediamo anche alla campestre. Forse c'è anche Alessandro(non dipa).
Di tutta questa storia mi scoccia solo dover andare fra qualche ora a Sesto Calende a prendere Simone e Mariachiara e che Matteo Frighi sia rimasto al caldo sotto le coperte.

Ivo...

Battocletti batte il socio

Per la terza volta di fila Giuliano Battocletti vince la Ciaspolada, le prime due volte il mio nome figurava tra quello dei battuti, anche se partecipare alla Ciaspolada è sempre una vittoria.

Quest'anno non sono riuscito a prendervi parte, ma questo non ha demoralizzato il mio socio che questa mattina, per il terzo anno di fila, si è presentato con ciaspole ai piedi ai nastri di partenza!

Anche lui a mio modo di vedere ha vinto la 35^ edizione!
Battocletti intanto ha fatto registrare l'incredibile tempo di 18'02" per il tracciato che da Romeno porta a Fondo e che dovrebbe misurare 7 km; visto il tempo del vincitore però ho ragione di pensare che sia stato un po' accorciato.

4.632 I concorrenti al via.

Foto: sopra Cristina, il socio e Ilaria in una fofo dello scorso anno, a sinistra la partenza dell'edizione 2008 conBattocletti già in fuga.

Linkato dal sito dei MOC

Veramente lusingato mi ritrovo linkato tra i preferiti nel sito dei MOC (Mediterranean Open Championship), manifestazione internazionale di orienteering organizzata da Gabriele Viale e il suo team, alla sua quarta edizione.

Non potevo che contraccambiare e inserire il link qui a destra in bacheca e tra le principali manifestazioni d'orienteering. E quest'anno non è detto che non ne prenderò parte!

(Nella foto di Simone Niggli-Luder ai MOC del 2007, foto del sito MOC)

sabato 5 gennaio 2008

Ecopass, ticket a Milano

Se ne sono dette di ogni, ho letto anche manifesti per le vie del centro contro Letizia Moratti; in uno c'era scritto, "Più paghi, più puoi inquinare", riferito al ticket imposto nei giorni feriali dalle 7,30 alle 19.30 per entrare in auto nel centro di Milano.
Io stavo correndo per un solito hash e ho pensato "Prima potevi inquinare anche gratis"...

Con questo si capisce subito da che parte sto. Entro a Milano molto spesso, malgrado giò faccio parte di quel 22% della popolazione che ritiene che l'iniziativa sia interessante e giusta...

Staremo a vedere, anche perché abbiamo un anno di tempo per sperimentare.

I dettagli sull'Ecopass e come è partito, un po' a rilento... (articoli di quattroruote)

Stranezze targate 2007

Qualche notizia buffa su dati realmente accaduti nel 2007

Dura, a volte tragica, la vita da ladro. Un furto senza destrezza, di sicuro, è stato quello messo a segno il 14 novembre da un ladro d'auto statunitense: per sfuggire alla polizia si è buttato in un laghetto ma è stato mangiato da un alligatore. E’ successo nella riserva indiana di Miccosukee, in Florida. La polizia era stata avvertita che, dal parcheggio del locale casinò, qualcuno aveva rubato un’auto. Una pattuglia ha intercettato poco dopo due uomini che, non lontano da quel parcheggio, camminavano lungo gli argini di un laghetto. Uno di loro (che ha poi ammesso di aver rubato l’auto insieme all'amico) si è fermato all’alt degli agenti. L’altro no: per fuggire, si è buttato in acqua senza sapere che quello era il regno di un alligatore di quasi tre metri, da anni attrazione del piccolo lago e del parco di Miccosukee.

Il 30 ottobre nel Connecticut (Usa), un ladro di apparecchi digitali s’è rovinato da solo lasciando la propria immagine su un apparecchio dove ha compiuto il furto. Le telecamere di sicurezza avevano ripreso il ladro in azione mentre scattava il proprio ritratto su una macchina, poi ne intascava un'altra e usciva inosservato. Quelle immagini erano comunque sgranate e quindi inadeguate a identificare il malvivente. Molto migliore è risultata però la foto trovata dai dipendenti del negozio su una macchina rimasta sugli scaffali. Messa in circolazione sulle tv locali, ha permesso di identificare ed arrestare il lestofante. Però non tutto il male finisce per nuocere: i produttori di una trasmissione tv gli hanno regalato un giorno di libertà, ospite della rubrica «I criminali più deboli».
Peggio ancora è andata, l’8 settembre, al 21enne colombiano, Carlos Estupinan,il quale, dopo aver visto la porta aperta di una palestra, a Bucaramanga, ci era entrato pensando a un furto facile facile. Ma non aveva fatto i conti con una decina di cinture nere di karatè in allenamento: che, prontissimi, lo hanno circondato, malmenato, e consegnato alla polizia.

Non l’avete mai sognata una bella casetta, a due passi dal mare? Con vista panoramica sulla spiaggia. Ecco il problema. Per un pensionato 70enne di Sharbeutz (Ger) quello che non andava era proprio il panorama. Lui, dopo tanti sacrifici fatti per acquistare quella casetta, dalle finestre voleva vedere il Mar Baltico. Così, il 30 ottobrem s’è alzato di buon’ora (presumiamo), ha preso una bella sega elettrica e ha abbattuto i 122 alberi che gli coprivano la visuale. Facendo infuriare i vicini di casa che hanno chiamato, un po’ troppo tardi, la polizia. Gli agenti del comando di Lubecca hanno potuto solo raccogliere la testimonianza del pensionato il quale ha spiegato di aver cercato di "migliorare la vista" del Mar Baltico dalla villa di famiglia. Ecco perché si era messo, di buona lena, ad abbattere frassini, querce, ciliegi selvatici... E anche una sessantina di alberi ultratrentennali di una foresta demaniale che avevano l'unico torto di limitare la sua agognata vista del mare. Tanto da meritarsi un procedimento giudiziario per degrado di beni e violazione della legge per la salvaguardia della natura.
In Germania, del resto, pare abbiano una passione per le seghe elettriche. Anche quando c’è di mezzo un divorzio. Così dice la storia del 43enne di Sonneberg, al quale la moglie Ramona aveva chiesto la separazione. Andreas, con quattro colpi di motosega ben assestati, ha diviso in due un casolare di legno dove usava andare in estate con la moglie, dopo averlo arredato amorevolmente negli anni felici della vita in comune. La sua fetta di casolare, divisa esattamente a metà, come ha potuto constatare una pattuglia della polizia mandata a controllare, Andreas l'ha caricata su un camion. E se l’è portata via.

Guidare senza patente? Capita. Ma anche qui c’è chi lo fa con spirito da record. Come il vecchietto olandese, 84 anni, il quale, il 20 giugno, ha ammesso alla polizia che lo aveva fermato per un controllo di routine, non solo di non essere coperto da alcun tipo di assicurazione (e macchina mai revisionata), ma anche di guidare senza patente. Da 67 anni. L'anziano signore, è comunque riuscito ad evitare l'arresto grazie alla sua condotta impeccabile: fino a quel momento non aveva mai preso una multa per eccesso di velocità e non era mai stato coinvolto in alcun incidente.
Attenti, però. A volte un’infrazione stradale può essere giustificata e non... capita. Ve lo potrebbe raccontare Alfredo Tocco, 71 anni, cardiopatico cagliaritano, che il 3 dicembre ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica raccontando di essere stato bloccato da una pattuglia della Stradale mentre, in automobile, correva all'ospedale in preda ai primi sintomi d'infarto. Gli agenti non gli avrebbero però creduto e lo avrebbero trattenuto per ben 20 minuti. Solo dopo aver firmato il verbale della multa, il signor Tocco ha potuto raggiungere l’ospedale dove è stato trattenuto per quattro giorni in terapia intensiva. E così la Procura ha aperto un'inchiesta per "omissione di soccorso".
Anche Paris Hilton nel 2007 è stata condannata per aver guidato senza patente... e ubriaca... ma questa è un'altra storia...
fonte Gazzetta.it

venerdì 4 gennaio 2008

In attesa dei saldi

Ormai, tra me e il Carrefour c'è un rapporto intimo. Sbocciato dall'infanzia, quando fare spesa a casa mia era quasi esclusivamente: "andiamo all'Euromercato*". Io non sono cresciuto con le botteghe, i piccoli negozietti del paese (ad eccezione dello storico Zini, il panificio), ma già figlio del centro commerciale, anzi quando sentivo gli amici che venivano fino a Paderno per fare la spesa all'Euro mi inorgogliosivo...

Qualche anno fa ho fatto anche la Carrefour Pass, la carta di credito che permette alcune agevolazioni, la uso molto poco, ma da quel momento dalla Carrefour Finanziaria mi arrivano sms sul telefonino, le prime volte ero un po' perplesso e infastidito, ma col tempo ho cominciato ad apprezzare, finalmente anch'io avevo la mia amante segreta, qualcuno che mi scriveva...
Per ogni sms in arrivo c'è sempre un po' di piacevole curiosità: chissà chi è... cosa mi scrive... Se poi il messaggino arriva in presenza di amici la trama si infittisce perché accresce al curiosità, e io narcisamente con fare discreto leggo e metto via, "niente... niente di importante".

Il primo dell'anno con gli auguri di tanti amici mi arrivano anche quelli di Carrefour, nello specifico quello di Giussano, che mi comunica che "il 3 e 4 gennaio con Carta Pass sconto 50% sulla moda invernale! Escluso intimo e articoli già in promozione".
Ora qua io mi vergogno un po' scriverlo pubblicamente (mandate a letto i bambini!), ma spesso e volentieri trovo dei capi d'abbigliamento molto belli al Carrefour.

Ieri quindi, spostando la cena con amici un po' più in là mi concedo la mia ora di shopping pre-saldi. Vado munito di Carta Pass ma senza carrello (errore), nel giro di pochi secondi saltano nel mio cestino due dvd come al solito (un film e un cartoon), poi si passa alle corsie sull'abbigliamento. Mi brillano gli occhi, trovo prezzi bassissimi, ribassati ma senza la dicitura promozioni perché forse prima dei saldi non si può. Il mio cestino blu si riempie in un attimo. Il primo articolo è un giaccone (stile piumino), vi giuro molto bello, grigio scuro e verde scuro al prezzo incredibile di 14,94. Vi garantisco che è proprio bello!
Poi passo ai maglioni e qui ne vorrei prendere una cifra, ne trovo uno da 29 Euro ma non c'è la mia misura. Allora passo più in là e ne trovo uno blu scuro con collo a V a 8,94 Euro. Poco più avanti un pullover bianco molto particolare a 4,90 Euro. Poi si passa alle camice e eccone due molto semplici rispettivamente a 9,90 quella bianca e 2,95 quella marrone scuro...

Ok, mi sono rovinato la reputazione ora che ve l'ho confessato, ma vi giuro che sono capi molto carini, oggi ad esempio ho su il giaccone, il pullover bianco e la camicia marrone scuro e a tutti sto raccontando dei miei acquisti a quei prezzi e nessuno ci crede...
Dimenticavo di dirvi che i prezzi che ho riportato erano quelli ribassati ma non ancora dimezzati per via dello sconto al 50%...

*poi diventato Carrefour

Ordine o disordine


Ho appena sentito alla radio che chi conserva le riviste o qualche raccolta in rigoroso ordine, magari d'uscita, di numero o per dimensione, è fondamentalmente una persona fedele, stabile, razionale che non si lancia in voli pindarici alla ricerca dell'impossibile o improbabile...

Siete d'accordo?

Io solo a metà... So solo che i miei libri, i miei fumetti, i miei cd, i miei dvd sono tutti in rigoroso ordine...

giovedì 3 gennaio 2008

Inverno freddo e ludico

Primi fiocchi di neve anche in pianura, a Monza le strade sono per ora belle pulite ma la neve comincia ad accumularsi ai bordi e sui campi limitrofi; finalmente è arrivato l'inverno bianco insieme al freddo.

Freddo arrivato prima a casa con la caldaia che si è presa un paio di giorni di ferie per festeggiare l'anno nuovo, ma poi anche in ufficio dove molto cordialmente ho appreso che la situazione non cambierà fino al 7 gennaio perché la ditta di manutenzione è chiusa per ferie... ma come si fa, dico io, a fare affidamento ad una società di condizionatori che durante il periodo più freddo dell'anno si concede un ponte dal 31 dicembre (se nn dal 24, queso non lo so) al 6 gennaio?

Va beh, mi consolo con gli inviti di Bibi e PLab per le mitiche partite ai 'giochi per grandi'. Martedì primo gennaio si inizia con un gioco nuovo, per me inedito mentre i miei rivali l'hanno già provato ma hanno dovuto inchinarsi alla potenza di SteGal...

Anche questa volta non ricordo il nome del gioco e dovrò chiede l'aiuto di PLab; il gioco è molto articolato, e dopo la spiegazione introduttiva ero rimasto come uno scolaretto dopo la prima spiegazione del teorema di pitagora... o se vogliamo come i difensori dell'Inghilterra sui dribbling di Maradona al Mondiale del 1986 in Messico. Non avevo capito nulla!

Il gioco si sviluppa su due periodi storici: sia per la costruzione che per il commercio, il primo periodo si commercia e si produce grazie alla navigazione mentre nel secondo entrano in scena i treni e il commercio si trasferisce su rotaie. Il tabellone riproduce la parte centro occidentale dell'Inghilterra con Liverpool e Manchester...

La partita mi vede iniziare un po' in sordina, rimango attardato durante la prima fase di gioco, quella dei canali, commettendo addiruttura due volte lo stesso errore che favorisce PLab. Al termine di questa fase sono ultimo ma non così irrimediabilmente svantaggiato, nella seconda fase si riparte quasi da zero e così ho la possibilità di concentrarmi di più e la mia strategia mista (basata su cotonifici e cantieri navali) porta i suoi frutti, la mancanza di carbone complica un po' le cose ma alla fine, per una manciata di punti, riesco a vincere!
Ora lancio il guanto della sfida a SteGal!