mercoledì 31 maggio 2006

Dentista e Bolettone


Ieri dentista, oggi Bolettone, ovvero la Montagna Sacra, ovvero scalata del primo monte delle prealpi lombarde.
Come ogni mercoledì, un gruppo di miei intrepidi amici si da appuntamento alle 19:30 all’Alpe del Vicerè, un bellissimo posto sotto il comune di Albavilla, vicino a Erba, che a sua volta si trova a metà strada tra Como e Lecco.
Da qui i miei amici partono per una corsetta di circa un’ora (…per loro, io e il mio socio ci mettiamo un po’ di più) su e giù per il Bolettone, da noi ribatezzato ‘la Montagna Sacra’.
Il giro è duro, si parte con un falsopiano in pineta con un paio di strappetti, il più tosto a ridosso della Baita Patrizi. Dopo venti minuti inizia il canalone che rappresenta la gioia per gli scalatori e l’incubo per i tapascioni come me, la durata media è di 10 minuti, massimo 15, ma raramente li faccio tutti correndo. Il canalone sale fino ai semiaperti e infine ai prati che dominano l’intera Pianura Padana occidentale. Da quel punto strategico c’è chi dice che riesce a vedere anche gli Appennini dall’altra parte della distesa piatta.
Nelle giornate serene lo spettacolo è incredibile, si riconoscono senza problemi tutti i paesotti della Brianza, si vede nitidamente Milano e poi, affidandosi alle supposizioni si danno i nomi agli altri capoluoghi.
In questo punto solitamente il gruppo si ricompatta, i più veloci fanno un paio di esercizi di stretching, qualcuno inevitabilmente piscia e c’è chi continua a corricchiare. Ricompattati si scollina dall’altra parte della montagna e come per incanto si domina il ramo del Lago di Como non menzionato dal Manzoni.
A questo punto inizia un sentiero un po’ più stretto che ci obbliga in fila indiana invadendo un bosco molto pulito, il paesaggio e la vegetazione cambiano completamente rispetto l’altro versante della montagna. La corsa procede in lievissima discesa, in costa rispetto al pendio del monte, questo è il tratto che prefeisco in un’atmosfera di pace surreale. La pace si conclude entrando in un boschetto un po’ più fitto, qui ci attendono due salitelle infami, la prima abbastanza morbida fino al bivio, poi uno strappo molto cattivo, ma anche molto corto, che ci porta alla Capanna Mara. Poi solo discesa, su una strada carrozzabile e ampia… “la tratta più brutta” per i puristi come Luca. Una tratta stupenda per il mio socio che solitamente si esalta e va a riprendere i fuggitivi…
A volte dopo festeggiamo con una grigliata, ma non oggi…
Oggi mi sento un po’ come ieri… teso… ma ieri andavo dal dentista... oggi solo una corsetta tra amici… già… ‘la Montagna Sacra’

A domani!

NBA - Phoenix dice pari

E ci risiamo! Phoenix si assicura di arrivare almeno a gara 6 anche in questa serie.

Il 2-2 tra la banca di D'Antoni e i Dallas Mavericks impone almeno altre 2 partite, e non mi stupirei se le partite divenassero 3.
Questa volta però l'eventuale gara 7 non sarebbe all'US Airways Center.

Due i numeri che voglio leggere nel ventello che ha premiato i Suns:

  • Dallas segna solo 86 punti, e i numeri dicono che i Mavericks raramente vincono segnando così poco.
  • Dirk Novitzki ne segna solo 11. Mai in questa stagione così pochi, nemmeno in PRE SEASON...

Ecco le chiavi del successo... bravo Mike, detto così sembra facile!

martedì 30 maggio 2006

NBA - Miami da finale

Miami si porta 3-1 in finale si Conference contro i favoriti Detroit!

Da anni non si vedono playoff tanto equilibrati ed appassionanti...
Pronostici saltati con i campioni di San Antonio spediti a casa dal tedesco e i Pistons sconfitti già 3 volte su 4 da Wade (31 di media nella serie) e compagni... e che compagni, stiamo parlando di S.O'Neal, A.Walker, G.Payton, J.Williams e A.Mourning...

Dall'altra parte (ad Ovest) non si scherza, con i due ex compagni Nowitzky e Nash (attualmente sul 2-1) in cerca della finale che manca da tantissimo tempo in entrambe le franchige. Il mio pronostico va verso i Dallas del biondo Nowitzky, ma i Phoenix di D'Antoni sono stati capaci di rimontare un 3-1 dai Lakers e di passare entrambi turni precedenti a gara 7!

Allacciate le cinture quindi, il gioco si sta facendo duro!

lunedì 29 maggio 2006

Il calcio e la memoria del tifoso


Finalmente posso citare un articolo (lo trovate cliccando sul titolo) del maesto, di Rebelot, il mio maesto per quanto concerte un blog... Anche se lui non si è ancora accorto che esisto, e non glielo dirò, aspetto che un po' di notorietà arrivi da sola, magari, forse, un giorno...
Io intanto comincio a commentare un suo articolo, quello sulla crisi del calcio, lo faccio per parlare di questo mondo che tanto amo...

Comincio da lontano, mio papà è forse l'unico tifoso più sfegatato di me. Non so a che età ma prima che io potessi rendermene conto avevo già la camera tappezzata di poster rossoneri e l'abbonamento per San Siro ormai rinnovato da anni. Non so come mia madre glielo abbia permesso, ma sta di fatto che il mio DNA è rossonero probabilmente più di quello della famiglia Maldini.

Ricordo il giorno della seconda retocessione, mio papà per la gioia di un gol del Milan all'ultima giornata (gol alla fine inutile) mi ha scaraventato in aria con il mio gelato. Alla mia incredulità prossima al pianto il mito mi ha detto "non piangere, se ci salviamo te ne compro dieci di gelati". Non fu così... rimasi senza gelato... ma capii che il calcio era qualcosa di più importante di un gelato. Come quella volta che al battesimo di mio cugino, papà e il padre di quel povero malcapitato si presentarono alla cerimonia con radiolina, perché quello storico 2-3 al San Paolo di Maradona era un evento imperdibile, altro che battesimo...

Ed oggi, quasi vent'anni dopo si parla di scandali, di tifosi delusi che probabilmente si allontaneranno da questo sport...

Ma voi ci credete veramente?

No! Non potete crederci, niente può distruggere i sogni di un bambino, anche se il bambino è diventato grande. I suoi sogni sono troppo importanti, il calcio vivrà malgrado tutto, sopravviverà a chi ha cercato di manovrarlo. Così come è sopravissuto agli scandali delle scommesse dell'82; alle monetine e ai petardi della fine degli anni '80, al doping degli anni '90.
Sopravviverà anche se la Juventus rimarrà in Serie A, anche se la Vecchia Signora sarà retrocessa, nessuno può smettere di sognare. Ognuno rimarrà legato ai proprio colori rinnegando l'evidenza se occorre.
Come i canadesi con il loro idolo Wayne Gretzky, reo di aver scommesso qualche $ di troppo con sua moglie su alcune partite di Hockey. Perdonato, anzi difeso dai suoi tifosi. Come le accuse di ieri di Simoni a Ivan Basso, reo secondo il trentino di avergli chiesto denaro in cambio di una vittoria. Ma parafrasando una frase de "L'uomo che uccise Liberty Valance" di John Ford, ripresa tra l'altro da "Il mio nome è nessuno"... "Qui siamo nel West, dove se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda".

E quindi ecco spiegata la folla in cima al Plan de Corones, ad aspettare sotto al neve senza fortuna i loro idoli. I vari Cunego, Savoldelli, Di Luca, Simoni e Basso fermati dal direttore corsa "La strada era in buonissime condizioni ma la temperatura continuava a scendere, c’era poca visibilità e un po’ di nevischio" dirà a fine gara. Ma molti di quesi tifosi quella salita se la sono fatta, malgrado tutto, e con negli occhi magari Coppi e Bartali sul Gavia innevato. E l'anno prossimo ci scommetto, saranno ancora lì! Malgrado i tanti scandali che hanno martoriato questo sport il tifoso è un duro, e ci sarà sempre, malgrado i Moggi e i Ben Johnson, malgrado gli errori e le colpe...
P.S. Chiudo chiedendo al mestro, Rebelot, come si fa a dividere i post in argomenti e non solo in mesi di edizione?

Sabato sera e domenica mattina


La febbre del sabato sera... ma è proprio vero? Io sono sempre stato un po' alternativo in questo. Ricordo alle superiori i sabati sera in discoteca, nel bresciano, erano serate ad alta adrenalina, ma sono durate giusto una stagione. Poi i sabati sera sono diventati una sera come le altre, anzi non raramente mi capitava di avere impegni tutte le sere e poi trovarmi libero il sabato sera.
Proprio un paio di giorni fa il mio compagno di allenamenti (sempre troppo pochi) Oscar, nonché amante della vita notturna, mi ha confessato di trovarsi spesso con i sabati sera vuoti... I paradossi...
Per questo sabato sera abbiamo organizzato una partitella a calcetto mista, uomini & donne, a Monza.
Non so se vi capita di cercare un campo per giocare a calcetto in settimana? Sembra di chiedere un prestito ad un amico, tutti che rispondono "NO". Se invece dici va bene anche sabato sera la cosa cambia, noi ci siamo trovati in questo centro con tutti i campi vuoti e i gestori che ci hanno regalato anche la mezz'ora successiva...
Dopo ogni partita che si rispetti ci vuole la pizza per commentare il 12-12 che ha reso tutti contenti. Due parole e cinque dessert e senza accorgertene sono già le 2 di notte!
Poi come si dice, la sera leoni la mattina...
Ma io ho una corsa non competitiva a Missaglia (LC)... alle 7:30...
A stupirmi di più non è il fatto che anche questa volta alla fine mi sono alzato, ma è che a Missaglia per questa garetta da 1€ e 50 non ci sono solo io, ma anche altri 500 concorrenti accorsi da ogni dove che hanno preferito il contatto con la natura, con i saliescendi brianzoli piuttosto che l'altrettanto invitante lettuccio di casa.
Tra i 500 anche Andrea, compagno di tante corse che il sabato sera, con una bella biona, era nella mia stessa pizzeria a tirare tardi.

Schumacher e Alonso a Montecarlo

Prima vittoria nel Principato per il 24enne Alonso, gara amministrata senza troppi patemi soprattutto dopo l'uscita di Raikkonen, l'unico in grado a tratti di impensierirlo nel corso del Gran Premio. La gara però è stata probabilmente vinta dal giovane Campione la sera prima, con la decisione di penalizzare il suo avversario diretto per il Titolo, cancellando la sua Pole Position e relegandolo a partire dai box.
Questa la cronaca, il resto sono polemiche e discussioni da bar. Le opinioni dei tifosi che rendono gli sport di massa 'eventi', e i protagonisti 'eroi'. Anche in questo caso non mancano i pro-Schumi e i pro-Alonso/Briatore.
Schumacher paga anni di vittorie e una grinta che a volte lo prota al limite del lecito ma che gli ha anche permesso di diventare una leggenda, una leggenda non senza macchia. Il fatto che si sia reso ancora una volta protagonista di un episodio dubbio ha indotto i giudici, come già in passato, a penalizzarlo.
E così Schumacher si è meritato un'altra giornata da protagonista arrivando a ridosso della coppia Barrichello-Coulthard in lotta per il podio. Risultato conquistato in pista senza rubare nulla a nessuno.

Io mi soffermo su due punti:
  • Il primo è l'analisi che ad averci perso non sono stati solo Schumi e la Rossa, ma anche lo spettacolo. Nessuno può dirci come sarebbe andata a finire con il tedesco in Pole, di certo si sa che ha fatto il giro veloce ed è stato capace di sdoppiasi, insieme a Fisichella, da un disinteressato Alonso... In uno sport che ha bisogno di soprassi per non far addormentare gli spettatori a casa, forse un duello per la vittoria tra i due duellanti per il titolo non sarebbe stato un autogol.
  • Secondo punto è sulla decisone presa. Mi spiego meglio, secondo me è stato penalizzato Schumi perché si tratta proprio di Schumacher, se il guasto fosse capitato ad un altro pilota, perché può capitare un guasto, sarebbe stato squalificato? Quando uno ci prova sempre non è più credibile, come quel grido di "Al Lupo, al Lupo"...

sabato 27 maggio 2006

Sheva


Spero solo una cosa, spero che quando ci sarà Milan-Chelsea gli faremo un'ovazione, canteremo il suo nome e gli ricorderemo che mai, nemmeno a Kiev, è stato amato così... questo è quello che spero. Spero che questo mondo, dove la gratitudine è una merce rara, per una volta, faccia un'eccezzione.
La sua partenza è stata dolorosa quanto l'immeritata sconfitta col Liverpool; quasi quanto l'addio di Van Basten.
Sì, quasi come l'addio del cigno di Utrecht. Infondo è a lui che ho dato il mio cuore dopo che Marco quel giorno di agosto ha detto "ho deciso di smettere di fare il calciatore". Nessun Papin, Weah e Bierhoff... solo Sheva è riuscito un po' ad addolcire al pillola, e ora anche lui dice arrivederci...
Ma rimarrà sempre nei nostri album, nelle nostre statistiche e soprattutto nei nostri cuori... e quindi spero che la nostra intelligenza ci porti a non fischiarlo mai, nemmeno quando tornerà al Meazza con una maglia blue, che non gli donerà affatto...

Se possò permettermi due speranze nello stesso post... ...spero anche che quel giorno, se mai ci sarà, beh, speriamo per una volta che non faccia gol!
grazie Shevchenko

Monte Beigua

Cosa ne faccio dei giorni di ferie? Domanda troppo facile per un orientista...
Calendario FISO alla mano si spulciano gli appuntamenti, due giugno... due giugno... ecco, "Genova Centro Storico", non certo la gara più esltante dell'anno, ma se si scende di qualche riga il calendario ci regala la due giorni al "Monte Beigua (SV)", a due passi da Genova...
Week-end sistemato, il 2 giugno si va a Genova, un po' di mare ci sta anche bene, e poi ci si muove alla volta della temuta montagna ligure... quel monte che ha fatto impazzire fior fior di campioni, quel monte che separa il mare della Ligura dalle risaie del Piemonte. Bellissimo quando il cielo sereno ci permette di vedere il sole coricarsi sul mare. Quel sole che però spesso non c'è. Questo monte infatti attira come una calamita le nuvole, le quali paiono appollaiarsi alla sua vetta proteggendo le coste liguri dai climi più rigidi delle altre regioni del Nord... E proprio questa costante nebbiolina, questa pioggerella così frequenti in cima, a Prà Riondo che rende l'appuntamento ormai annuale del Beigua come una delle tappe più impegnative e affascinanti della stagione, un sorta di "Cima Coppi" dell'orientamento italiano...
Poco importa allora se per partecipare a questa gara si è dovuto dire di no alla convocazione regionale per il Trofeo delle Regioni di Mountain-Bike in Veneto... il 3 e il 4 si va al Beigua e guai a chi fiata!!!

Questo il programma di massima: venerdì gara a Genova, senza strafare per non spaccarsi le gambe, poi visita con un po' più di calma ai carruggi e pranzo da "Maria la lurida" una trattoria che gli amici ligui definiscono uno spettacolo, io ci sono stato solo una volta e ci torno volentieri, non nasconso che parte del fascino alla trattoria lo da il nome affibiatole... Con la pancia piena si andrà un po' in riva al mare, magari ci sarà il primo bagno. Trovare un posto dove dormire è la missione che mi attende questa settinama visto che l'ostello per ora non ci ha voluto... pieni dicono... Dovunque sarò sabato mi sveglierò con in mente solo una cosa, Campionato Regionale Middle, guardate che foto...
La notte si dorme sul monte, e poi domenica staffetta, anche se non so chi sarà il/la mio/a compagno/a di squadra...

Benvenuto ottobre31

Perché un blog?
Diciamolo... invidio tantissimo il blog del mio amico Giana: http://www.rebelot.it, bellissimo.
Bene, mi piacerebbe essere in grado di fare qualcosa di emulativo. Dico emulativo perché non credo di essere capace di fare niente di migliore. Non parlo solo dell'aspetto puramente grafico e visivo ma anche dei contenuti.
Un blog mio per scrivere quel poco che il tempo a mia disposizione mi concederà...
La scelta di blogspot.com invece è casualmente. Ho scopreto che la mia amica Lau, campionissima di orienteering, ha questo bel sito http://superlau.blogspot.com/. Crearne uno sembrava semplice e quindi eddomi immerso in questa nuova missione...
L'avventura comincia, speriamo duri per un po'...
ale